venerdì 27 aprile 2007

L' energia dei fulmini


Certo che si può ricavare energia da un fulmine. Un esperimento di successo venne fatto in Giappone nel 1971. Lo stesso esperimento tuttavia non ebbe i risultati tanto attesi perché privi della tecnologia necessaria. Nei pressi di Osaka venne costruito una specie di parafulmine dalla grandezza di un campo sportivo. L' intento degli scienziati era nell'immagazzinare in una sorta di batteria tutta l' energia possibile.

Dopo quasi 10 anni di attesa un fulmine cadde su questa sorta di "acchiappa-fulmini". Ahimè senza successo. La potenza distruttiva dello stesso distrusse tutto il lavoro di anni di ricerca in pochi secondi. Al tempo stesso vennero fatti rilevamenti interessantissimi che confermarono che lo sfruttamento di un solo fulmine con i dovuti mezzi necessari potrebbe fornire tranquillamente energia elettrica ad una città di 1 milione di abitanti.

Tratto da yahoo risposte:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070327071122AA1SX9L
Immagine tratta da:
http://th03acc0156.swisswebaward.ch/HTML/img/fulmine1.jpg

mercoledì 25 aprile 2007

I giorni delle rinnovabili

I giorni 20 e 21 Maggio 2007 saranno aperti al pubblico gli impianti che aderiscono all'iniziativa. L'elenco degli impianti è qui

Fonte: ISES Italia

lunedì 23 aprile 2007

Premio Eni-Italgas per i ricercatori delle celle solari a polimeri

Lo scorso 20 Marzo sono stati premiati a Torino i due capigruppo di ricerca Hegger (Nobel per la Chimica) e Alivisatos (docente di Berkeley). Il team congiunto di ricercatori sta mettendo a punto un nuovo tipo di celle solari basate su polimeri organici e non più sulla tecnologia del silicio come si è fatto finora. Questa nuova tecnologia abbatterebbe il costo delle celle stesse di addirittura 1/10, oltre ad una maggiore praticità di uso in quanto flessibili, anche se il rendimento della celle stesse sarebbe inferiore alle celle attuali. Hegger ha annunciato l'inizio della produzione industriale delle celle polimeriche per il 2008 tramite la propria azienda.

Fonte: ANSA

La ricerca del volo solare (1) - Il Gossamer Condor



Il Gossamer Condor è un velivolo ideato dall'Ingegnere della NASA Paul MacCready nel 1977.

Le ragioni della nascita del primo veicolo a propulsione umana è curiosa: l'industriale britannico Henry Kremer emise il bando di un premio di 50000 sterline per chiunque avesse realizzato un veicolo spinto dalla forza dell'uomo per oltre un miglio, compiendo una figura ad "otto". MacCready, che dal 1971 possedeva una piccola azienda aeronautica, la Aerovinement. Inc lesse questo bando nel 1976. Egli doveva saldare il debito di 100000$ con un amico i cui affari erano falliti. Il bisogno economico, unito all'interesse scientifico e alla sfida (finora i tentativi da parte di imprese inglesi erano tutti falliti) motivarono McCready nel gettarsi nell'impresa.

Presto MacCready si accorse che non avrebbe potuto usare un profilo tradizionale.
Quell'estate, insieme ai suoi figli durante un viaggio in campagna, aveva osservato falchi ed avvoltoi rimanere in volo anche per ore senza quasi sbattere le ali: capì anche che le ali avrebbero dovuto essere lunghissime e il telaio particolarmente leggero, cosa che avrebbe richiesto accorgimenti originali (come il sostegno per le ali). Poiché la potenza necessaria al sostentamento in volo è inversamente proporzionale alle dimensioni del velivolo, MacCready dimensionò il prototipo per l'assorbimento di una potenza meccanica di 400W, generabile da un buon ciclista.

Il risultato dei test portò alla nascita del Gossamer Condor, con cui MacCready si aggiudicò il premio Kremer nel 1977. Estinse così il suo debito è gettò l'inizio nella ricerca in una maggiore efficienza energetica nel volo , di cui si occupa la sua azienda ancora oggi.

Bibliografia:
http://www.nasa.gov/centers/dryden/news/FactSheets/FS-054-DFRC.html
http://www.progressiveengineer.com/PEWebBackissues2003/PEWeb%2042%20Sep%2003-2/MacC.htm

Immagine tratta da:
http://www.innovation-creative.com/z4444_condor.jpg

Guarda il Video: "The Flight of the Gossamer Condor" (1978)

domenica 22 aprile 2007

Presentazione del KiteWindGenerator


Il progetto KiteWindGenerator è nato da una società di Chieri (TO), la Sequoia Automation. Essa propone una forma originale di sfruttamento della risorsa del vento, mediante un sistema di aquiloni (i "kite", appunto) che spingono un mulino eolico ad asse orizzontale. Questo sistema, se realizzato, permetterebbe di superare alcuni vincoli importanti delle torri eoliche attuali. Infatti,
1) la generazione dell'energia sarebbe più costante in quanto sfrutterebbe il vento di alta quota (più costanti rispetto a quelli più vicini al suolo),
2) La potenza di ciascuna centrale eolica sarebbe maggiore rispetto a quelle attuali, attestandosi perfino introrno ai 50 o addirittura 80MW (ovvero pari a quella di una centrale atomica), mentre la più grande torre eolica tradizionale, costruita in Spagna, sfiora i 3MW e infine
3) l'impatto visivo dell'impianto sarebbe molto ridotto in quanto gli aquiloni sarebbero tanto alti da risultare pressoché invisibili da terra.

Chiaramente esistono alcuni svantaggi, tuttavia legati principalmente allo sviluppo di una centrale di concezione completamente nuova. Difficoltà dunque tecniche (per es. dei controlli automatici che governano i kite, per massimizzarne in ogni istante la portanza), economiche (costi di ricerca) e legislative (ad es. è necessaria la nascita di una no-fly zone sopra l'impianto).

Questo progetto è molto impegnativo finanziariamente, oltre che tecnicamente; ciò nonostante ha ottenuto importanti contributi da molti enti pubblici (e anche scientifici), tra cui l'ESA (European Space Agency), la collaborazione scientifica del DAUIN (Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino) oltre a vari riconoscimenti (ad esempio l'approvazione ufficiale della IEEE, l'Institute of Electrical and Electronics Engineers con la pubblicazione di un articolo, vedi qui il pdf). Attualmente è terminata la prima fase di simulazione e sono in corso i primi test su prototipi di piccola scala (tra cui uno mobile), con esiti finora incoraggianti al proseguimento della sperimentazione.

Una presentazione video del progetto è reperibile qui.

Fonti:
1. Progetto KiWiGen (Sequoia Automation)
2. FAQ del progetto
3. Blog ufficiale del progetto (Sequoia Automation)
4. Articolo apparso su Tuttoscienze (de La Stampa)

sabato 21 aprile 2007

Energia eolica con il Mars di Magenn





Il Magenn Power Air Rotor System (MARS) rappresenta una novità nel campo dell'energia eolica. Si tratta di una sorta di "mongolfiera", riempita con elio che ruota orizzontalmente grazie ai venti di alta quota (altitudine tra i 400 e i 1000 piedi). Il vento mette in moto il rotore, il quale genera elettricità che viene trasmessa a terra. I vantaggi ripsetto ad una generazione tradizionale sono nel funzionamento più regolare (come sono più regolari i venti a quella quota) anche per venti a bassa velocità (in un range compreso comunque tra i 1 e i 28 metri al secondo, mentre i generatori ordinari necessitano di almeno una velocità del vento di 2-3 metri al secondo). I vantaggi si pongono anche in termini di maggiore praticità e minori costi di installazione, in quanto non è necessaria la costruzione di una torre eolica.

Tradotto da Marco C da: imrex.com

Fonti:
1. Sito della Magenn
2. FAQ sul generatore Magenn

Benvenuti nel blog Alternenergy! by Marco C

Buongiorno a tutti.

Sono Marco, uno studente di Ingegneria da sempre incuriosito dalle possibilità offerte dalle cosiddette "Energie alternative". Con questo spazio intendo pubblicare rassegne stampa e articoletti di vario tipo su questo affascinante campo, mantenendo un taglio "scientifico", ma non troppo tecnico. Il blog vuole anche essere uno spazio di confronto su questo tema di cui si parla sempre più spesso.


Se mi volete contattare, potete utilizzare i commenti ai post, oppure potete farlo in privato scrivendo a: marcocblog@gmail.com
Buona lettura! :-)

Marco C